
Mi chiamo Alessandro Da Soller, e sono nato a Roma il 21 07 1964.
Ho studiato ragioneria, ottica, lettere con indirizzo geografico e scienze politiche. Ho partecipato a diversi corsi professionali e a un master per la vendita alla Bocconi. Ho lavorato nell’ufficio di rappresentanza Da Soller, che ha gestito il mandato di rappresentanza di materiali elettromeccanici per il Lazio.
Oggi ricopro l’incarico di funzionario commerciale per una multinazionale tedesco svedese, leader nel settore.
Ho rivestito per 5 anni l’incarico di coordinatore del XVII municipio di Roma, per il partito IDV.
Sono uno sportivo in crescita, ovvero amo allenarmi per migliorare la mia condizione psicofisica. Ho praticato negli anni: ginnastica con i pesi, corsa, tennis e ski. Ma anche kick boxing, pugilato karate e ancora oggi mi alleno diverse volte alla settimana.
Sono un appassionato di musica e musicista. Suono regolarmente due strumenti musicali, il sassofono tenore e il soprano da quasi 25 anni. Colleziono dischi e log playing. Ho seguito il corso di studi del biennio del conservatorio. Ho studiato la storiografia della musica afroamericana e posseggo una nutrita biblioteca di testi sulla storia e la vita di molti musicisti nonché migliaia di edizioni musicali. Ho studiato progettazione musicale da computer con programmi di editing, sequencer e sintetizzatori. Posseggo una discreta scelta di saggi tecnici con critica di molti dei dischi fondamentali della musica contemporanea. I miei insegnati sono stati: Roberto Ottini, Stefano Cogolo, Andrea Leone, Gianni Iadonisi Vincenzo Ricciuti e Roberto Quattrini. Sono un appassionato di apparecchiature stereofoniche high end. So leggermente approcciare qualcosa al pianoforte e mi diletto ogni tanto con le percussioni.
Ho all’attivo un quarto di secolo di letture che trattano complotti italiani e stranieri, ma anche molti romanzi gialli, thriller e di fantascienza. Uno dei miei autori preferiti è Jeffrey Deaver, ma anche Isac Asimov e Ken Follet.
Ho iniziato a scrivere da ragazzo attorno ai 20 anni. Dalle lettere sentimentali alla ragazza di turno, alle discussioni verbali con mio padre quando non riuscivo a spiegargli con parole quello che sentivo. Poi un giorno buttai lì per caso una cosa per scherzo. Nella mia stanza creai l’angolo del pensiero estemporaneo. Attaccai una serie di post it e chi voleva poteva lasciare un suo ricordo in merito allo stato d’animo che lo attraversava o lo condizionava in quel momento. L’angolo si allargò di giorno in giorno fino a pendere interamente una parete della stanza.
Poi, un giorno per caso buttai giù qualche cosa in merito a un libro, più per gioco che altro. Poi alla bozza ho aggiunto una correzione fino a che un bel pezzo del libro finì nelle mani di un editore che oggi è mio socio in questa nuova impresa. Nella speranza di riuscire a fare le cose in maniera non troppo dilettantistica ho partecipato a diversi corsi di scrittura creativa con Matteo Martone, Diego Di Dio e alla scuola Giovane Holden di Baricco.
Ho aperto un’associazione culturale chiamata B&Bop dal termine onomatopeico che indica un effetto ritmico della batteria e che definisce uno style musicale jazzistico degli afroamericani nato negli anni cinquanta, ma anche lo stile con cui scrivo, che qualche volta è infarcito di onomatopeiche.
Ho partecipato a diversi concorsi letterari e sono stato un associato IPLAC.
Diversi miei racconti hanno ricevuto riconoscimenti in premi letterari nazionali.
Penso che scrivere non sia solo raccontare, ma più che altro, è scegliere il modo, lo stile in cui farlo.
E' solo lo stile che trasforma il racconto in una "storia" e lo rende in grado di mostrare un pezzo invisibile della realtà, che non potrebbe venir fuori in nessun altro modo.
Il mio stile contiene i suoni, i rumori, le interruzioni, il disordine, il pensiero e la stupidità, il presente e i ricordi, la raffinatezza e la volgarità, intrecciati e arruffati l'uno nell'altro.
Da un lato è una cosa che mi somiglia: io vedo e interpreto contemporaneamente queste diverse facce della realtà: sono creativo e grezzo, brutale e lieve, iperveloce e indolente, amo la musica e faccio casino.
Dall'altro è una provocazione, una spinta a fare in modo che il lettore abbia la possibilità di comprendere che la realtà in cui vive, non è un piano ordinato dove le cose si collegano armonicamente le une alle altre. La casualità è importante come la determinazione. Incontri accidentali possono cambiare il corso delle cose. E questo non avviene soltanto nella dimensione privata, nella vita di ciascuno di noi. Avviene anche nella storia, nella politica, nelle grandi vicende che disegnano la realtà in cui viviamo.
Allora la mia scelta di stile è far vedere le interferenze. Mentre si muove una scena ne interviene un'altra. Mentre si è concentrati su un'azione ci si distrae pensando a un'altra cosa. Un pensiero raffinato si rompe con uno spruzzo di volgarità. Quel che si dice e quel che si pensa viaggiano su binari diversi.
Ma malgrado questo il racconto resta. Ogni rottura riporta alla storia, ogni divagazione ritorna sul tema, e i rumori non vanno in conflitto con la musica che per me attraversa ogni pezzo della vita.
E' uno stile difficile ed è una provocazione, perché secondo le convenzioni i racconti dovrebbero essere puliti, senza interferenze e senza rumori di fondo.
Io credo invece che anche il rumore e il disordine, se raccontati bene, facciano musica e facciano vita. Penso che le parti più caotiche e volgari del nostro pensiero partecipano alla nostra personalità non meno delle parti più ordinate e ben educate. E questo vale per le persone, ma anche per la politica o per la storia.
Vorrei che provaste a leggere il libro anche in questa chiave, per capire se l'esperimento, che è ancora al suo inizio, è riuscito o no.
Alcuni link correlati:
www.bebbop.com l’associazione culturale
https://www.facebook.com/alexdasoller il profilo facebook
https://www.facebook.com/IlSegretoDelTorrione?fref=ts la pagina del libro su facebook
https://www.facebook.com/pages/BBop/238557829601133?fref=ts la pagina facebook dell’associazione
http://www.youtube.com/watch?v=DwDQL29VJBc il video trailer del libro
http://www.youtube.com/watch?v=Pl7rW-0imgs il video di annuncio del libro
http://www.youtube.com/watch?v=mgPlXn_6Mqs un progetto musicale
http://www.youtube.com/watch?v=W5fSsWGUY-g un altro progetto musicale
http://www.youtube.com/watch?v=rh5FBP1zbz0 ancora un altro progetto musicale
come base musicale, potremmo utilizzare un brano di Charlie Parker intitolato “My little suede shoes”
Il mio cellulare è il: 334 8231927